Orazio Schillaci, il nuovo Ministro della Salute, prende nuovamente posizione
“Reputo necessaria la rinegoziazione dei contratti con le case farmaceutiche ancora ineseguiti
o soltanto parzialmente eseguiti prevedendo la possibilità di ridurre gli acquisti contrattualmente previsti
in funzione dell’effettivo fabbisogno degli Stati” di dosi vaccinali anti-Covid
“e, in ogni caso, una dilazione dei pagamenti e delle dosi acquisite in più anni, almeno quattro
adattando queste ultime all’evoluzione epidemiologica del virus”.
Orazio Schillaci. “E’ indispensabile che la Commissione europea, in sede di rinegoziazione” dei contratti di acquisto, “riveda la clausola degli Apa”
o contratti di acquisto anticipato
“che pone a carico degli Stati membri il risarcimento e/o l’indennizzo dovuto per i danni cagionati dai vaccini
nonché le spese legali sostenute dalle case farmaceutiche produttrici nei singoli procedimenti non essendo ragionevole che esse gravino sugli Stati
membri specialmente dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio ordinaria dei singoli vaccini
come anche rilevato dalla Corte dei conti europea”, ha detto Schillaci.
Un ulteriore passaggio importante (AGI):
Vaccini non efficaci all’evoluzione del virus, essendo venuto meno l’interesse alla loro fornitura
pare essersi verificata un’impossibilità sopravvenuta legittimante i rimedi della sostituzione delle dosi consegnate
ovvero, in alternativa, della consistente riduzione del prezzo”
“Il Covid-19 non è stato sconfitto ma di certo l’emergenza si è attenuata notevolmente”