Zaia non vuole le trivelle perché il polesine continua a pagare il conto della subsidenza e piuttosto preferisce il rigassificatore.
Zaia non vuole le trivelle
Il governatore che aveva sostenuto il referendum del 2016 mantiene coerentemente la sua opinione, Zaia non vuole le trivelle.
Il referendum non aveva raggiunto il quorum (aveva votato solamente il 31% degli aventi diritto, ma l’85% di quelli che avevano votato erano contrari all’attività di estrazione.
Ciononostante l’attività di estrazione di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa continuerà fino all’esaurimento dei giacimenti per le concessioni già attive.
“Ci rendiamo conto che in questo momento l’emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti.
Ed è corretto sondare tutte le possibilità, ma è pur vero che le perforazioni nel nostro Polesine hanno dato vita ad una subsidenza, cioè un calo dei terreni, fino a 4 metri” ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, al termine dell’incontro tenutosi oggi pomeriggio a Roma con il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Né ideologia né ambientalismo
“Senza citare altri elementi tecnici, dico che le garanzie sono veramente minimali perché questo non accada ancora – ha proseguito Luca Zaia – Quindi, siamo contrari a nuove perforazioni, piuttosto siamo disponibili, sin da ora, a potenziare l’attività del rigassificatore.
Il governo di Roma recentemente ha deciso di sbloccare nuove perforazioni nell’Adriatico ma Zaia ha fatto notare che nel Veneto i fondali sono sabbiosi.
La situazione geologica è molto diversa rispetto alla vicina Croazia che ha fondali rocciosi.
Il no alle trivelle del governatore veneto non è né ambientalista né, tanto meno, ideologico.
Zaia si è espresso a favore della rigassificazione e ha invitato ad approfittare e sfruttare al massimo le potenzialità di quella tecnologia.
Luca Zaia ha espresso anche perplessità sulle eventuali ripercussioni sull’attività turistica che è la prima industria del veneto.
Sono le spiagge la risorsa principale della regione che danno la metà del fatturato.