La nuova casa di accoglienza per mamme e bambini l’Albero della Vita a Olgiate Olona sarà intitolata a Maria Gabriella Rimoldi
L’Albero della vita a Olgiate Olona
L’albero della vita può accogliere mamma e bambino in 5 piccoli alloggi nei locali del vecchio oratorio femminile in via Landriani 7/10.
Il parroco di Santo Stefano a Olgiate Olona, don Giulio Bernardoni, e la diocesi di Milano hanno messo a disposizione i locali.

La presentazione della nuova struttura è avvenuta la mattina di venerdì 16 nella sede del CAV di Busto Arsizio.
La sede bustocca è intitolata ad Anna e Giovanni Rimoldi, i defunti genitori di Maria Gabriella nel cui ricordo opera il CAV bustese.
Maria Gabriella a cui è intitolato il nuovo centro per l’accoglienza è vissuta solo 100 giorni, infatti è nata il 22 dicembre 1995 e morta il 1° aprile 1996.
La cerimonia di intitolazione è avvenuta ieri sabato 17 settembre con la Santa Messa alle ore 17.30 nella chiesa olgiatese di Santo Stefano.
Al termine della messa la cerimonia è proseguita nel piazzale interno alla presenza di Elisabetta Pittino, presidente di FederVita Lombardia.
I coniugi Rimoldi
La presidente è intervenuta anche in rappresentanza del Movimento per la Vita cui i coniugi Rimoldi hanno generosamente donato un robusto lascito per aiutare la nascita di queste case madre-bambino.
Hanno partecipato alla presentazione Natalia Marrese, presidente del CAV, Michele Bigonzi e Lia Silanos, responsabili della Casa Gialla, Bruna Puricelli Scazzosi, in rappresentanza delle famiglie Puricelli-Rimoldi, e Antonio Pellegatta, presidente onorario CAV.
I CAV sono associazioni di volontari, apartitiche, operanti nell’ambito del Movimento per la Vita di ispirazione cattolica.
Le associazione che ne fanno parte sono finalizzate ad aiutare le donne alle prese con una gravidanza difficile o indesiderata.
Inoltre sostengono le giovani madri prive di mezzi o sprovviste delle capacità necessarie a fornire le cure al figlio, al fine di prevenire gli aborti.
I centri attualmente aperti in Italia sono 315 e il primo fu inaugurato a Firenze nel 1975.
Attualmente gran parte dell’attività dei centri è dedicata alle donne immigrate, spesso irregolari e provenienti da paesi in via di sviluppo.
Il coordinamento dei CAV dichiara che, sulla base di stime interne, dall’inizio nel 1975 ad oggi sarebbero 110 mila le assistenze che hanno portato a una nascita.
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