I carabinieri hanno arrestato un rapinatore alla stazione di Gallarate e si tratta di un marocchino ritenuto responsabile di due rapine.
Arrestato un rapinatore alla stazione di Gallarate
L’uomo arrestato è un rapinatore marocchino accusato di rapina, estorsione, minaccia e lesioni ed è un pregiudicato senza fissa dimora sul territorio italiano.
La notizia è riportata su La Prealpina.it.
I reati contestati al rapinatore arrestato risalgono allo scorso maggio.
L’arrestato avrebbe prima sottratto, nell’area della stazione gallaratese, la borsa di una donna, dentro la quale c’era un cellulare e una boccetta di profumo.
Inoltre avrebbe strappato una collanina d’oro dal collo di un tunisino rovesciando gli una birra in testa e prendendolo a pugni in faccia.
Nell’occasione ha procurato alla vittima lesioni giudicate guaribili in 5 giorni di prognosi.
Successivamente il marocchino arrestato avrebbe contattato telefonicamente le sue vittime minacciando e chiedendo denaro per la restituzione della refurtiva.
Con le loro indagini i carabinieri di Gallarate, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio, hanno costruito un impianto accusatorio che ha consentito di arrestarlo.
L’uomo al momento è costretto nel carcere di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’annoso problema del degrado nei pressi della stazione gallaratese, come in quasi tutte le stazioni italiane, periodicamente balza agli onori della cronaca.
I pendolari sono spesso testimoni di episodi di violenza consumati nelle stazioni o nei dintorni.
Risse, furti, rapine ed episodi di spaccio sono all’ordine del giorno, nelle stazioni, e a nulla valgono rifacimenti, ristrutturazioni o periodiche presenze delle forze dell’ordine.
Controllori senza strumenti
I controllori non hanno gli strumenti necessari per fermare o almeno rallentare il degrado.
Le leggi e i regolamenti devono necessariamente essere garantisti, ma spesso lo sono solamente nei confronti dei criminali dimenticandosi delle vittime.
Il degrado che caratterizza le stazioni, ma anche altre zone delle nostre città, viene spesso collegato alla presenza di stranieri, spesso irregolari.
Ma in realtà il vero problema è la mancanza di strumenti a disposizione delle forze dell’ordine adatti a contrastare il disordine e la violenza che ne consegue.
Ad aggravare ulteriormente la situazione è anche l’impianto legislativo confuso frutto di una classe politica più impegnata a trovare slogan elettorali che a GOVERNARE il paese.
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