La Comunità Montana del Piambello e la Condotta Slow Food della Provincia di Varese il 10 luglio hanno firmato la Food Policy del Piambello.
La Food Policy del Piambello è un insieme di politiche che delineano una visione condivisa sul futuro rapporto del territorio con il cibo.
La Condotta Slow Food di Varese, con Regione Lombardia e Comunità Montana del Piambello, organizza nel primo week end di settembre una due giorni di incontri.
I due giorni di incontri si terranno ad Arcisate nel Parco della Lagozza nel corso del week end del 03-04 settembre.
I temi saranno le politiche del cibo, della sostenibilità del territorio e della realizzazione di un progetto di mensa sostenibile.
La Food Policy
La Policy definisce le azioni per attuare questa visione favorendo lo sviluppo dei progetti che le amministrazioni e gli enti locali delineano sul tema dell’alimentazione.
La Comunità Montana del Piambello ha deciso di avviare il processo di elaborazione e adozione della Food Policy, focalizzandosi su alcuni temi specifici.
Nella Policy si condivide la necessità di orientare le scelte che riguardano direttamente o indirettamente il cibo e l’acqua.
Questo nel quadro delle sue prerogative istituzionali e nelle attività dei comuni rappresentati, al fine di migliorare la qualità della vita delle persone e la qualità del suo territorio. La Food Policy è un progetto per tutto il territorio.
Pertanto l’Ente assume anche il ruolo di supporto, di stimolo e di facilitatore di tutte le forme di innovazione sociale, tecnologica e organizzativa.
Forme che rispondono ai principi enunciati nella Food Policy stessa e che possono concorrere all’attuazione degli indirizzi in essa contenuti, e sempre ispirati a principi cardine:
- Lotta agli sprechi;
- Consumo consapevole del cibo buono, pulito e giusto;
- Sostenibilità del territorio e difesa dal consumo di suolo agricolo;
- Cambio delle abitudini dei consumatori negli acquisti quotidiani;
- Attenzione alle ricadute sui cambiamenti climatici.
Nello specifico le azioni che svilupperà il progetto sono:
1. Mappatura dei produttori e delle specificità;
2. Realizzazione di una “etichetta narrante”;
3. Creazione di nuovi mercati della terra;
4. Mensa sostenibile.
5. Conoscenza e consapevolezza del territorio.
5. Festival del buono, pulito e giusto.
Punto 4 Mensa sostenibile
- Realizzazione di un progetto di Mensa Sostenibile, che possa migliorare la qualità dei pasti forniti, attraverso l’impiego di prodotti locali e biologici,
- aumentare il gradimento dei pasti, nonché della salute e del rendimento scolastico e ridurre gli sprechi e i costi di gestione dei rifiuti.
La mensa deve proporre nutrimento che accresca non solo l’impatto economico misurabile sulle aziende locali, ma un benessere che accresce la comunità locale.
La mensa, dunque, come strumento per avviare politiche sociali e ambientali a basso impatto, che si diffondono grazie al potere di contagio della cultura che è capace di esprimere valori e che coinvolge le famiglie.
Azioni del progetto
- FORNIRE LINEE GUIDA alle amministrazioni locali per la stesura dei Capitolati d’appalto di gestione dei servizi di ristorazione scolastica;
- FORNIRE SUPPORTO alla stesura dei documenti di gara;
- INDIRIZZARE le amministrazioni nella selezione dei gestori del servizio affinché inseriscano i principi della Food Policy nelle procedure;
- SENSIBILIZZARE alla gestione ambientale e alla gestione dei rifiuti dell’intero servizio;
- COADIUVARE i responsabili dei procedimenti nella stesura di criteri di selezione sviluppino i seguenti obiettivi:
a) Applicazione dei principi del Buono, Pulito e Giusto nella gestione del servizio;
b) Promozione di scelte alimentari sane ai fini della salute;
c) Valorizzazione delle produzioni locali prevedendo l’inserimento dei prodotti del territorio nei menù scolastici;
d) Proposta di menù sostenibili a basso impatto ambientale;
e) Definizione dei criteri di qualità dei prodotti da inserire in menù (filiera corta, produzioni a marchio di qualità, produzioni BIO) o Valorizzazione della stagionalità.
- SENSIBILIZZARE alla riduzione dello spreco alimentare;
- FORMULARE PROPOSTE per la lotta agli sprechi, attraverso la gestione delle risorse e delle quantità;
- ATTIVARE E PROMUOVERE la sinergia con altri enti presenti sul territorio per il recupero delle eccedenze;
- GUIDARE ALL’APPLICAZIONE DEI CAM (Criteri Ambientali Minimi) nella logica di Slow Food e allineandosi alla Food Policy.
- APPLICARE IL PRINCIPIO DEL PLASTIC FREE attraverso la scelta dei prodotti e delle modalità di servizio;
- COINVOLGIMENTO nei procedimenti di selezione dei fornitori.
- SENSIBILIZZARE LA POPOLAZIONE ai principi dell’alimentazione sostenibile attraverso il menù e le scelte operative attuate; –
- FORNIRE SUPPORTO nelle commissioni mensa.
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