Abbiamo il piacere di intervistare Julie Arlin che ci racconta la genesi del suo romanzo d’esordio dal titolo “Perfetta da morire”. Il libro è acquistabile in libreria e sulle principali piattaforme online.
Nota al pubblico televisivo e radiofonico Julie Arlin ci ha dedicato del tempo per raccontarci di lei e del romanzo recentemente pubblicato.
Julie Arlin e “Perfetta da morire”
Cara Julie, come hai iniziato a scrivere?
Ho sempre scritto, fin da bambina trasferivo le mie esperienze e le mie emozioni su carta: potevano essere fogli sparsi, diari o quaderni. La scrittura mi aiutava a fare chiarezza e a discutere i miei pensieri. Facevo ordine così.
E poi ho sempre amato leggere. Mia mamma durante le vacanze tra la prima e la seconda elementare mi ha regalato i miei primi libri “da grande”: “piccole donne” e “pattini d’argento”.
Crescendo ho deciso di dare sostanza al piacere della scrittura imparando la tecnica. Per questo dopo il bachelor ho frequentato il master di scrittura per cinema e televisione all’Università Cattolica di Milano.
Cosa ti ha dato l’ispirazione per la stesura della storia?
Per il mio romanzo d’esordio “Perfetta da morire” l’ispirazione è venuta dal mio modo singolare di vivere il tumore maligno al seno che ho avuto a 29 anni e che rischiava di non farmi arrivare ai 30. Un tornado che mi ha sconvolto la vita in tutti i sensi perchè oltre alla fragilità che ho scoperto dentro di me, ho trovato anche una forza e un amore per la vita che non credevo di avere. Infatti, poi da sciagura il tutto si è trasformato nel dono più bello che ho ricevuto. Mi ha dato l’occasione per imparare a stare al mondo senza più snaturarmi.
E poi lavorare in televisione, dunque con la mia immagine. E mantenere il segreto delle cure e della parrucca barcamenandomi tra eventi e feste mondane e tutto il resto mi ha fatto vivere delle situazioni divertenti e al limite del tragicomico. Insomma gli spunti non mancavano e valevano la pena di essere raccontati.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
Che siamo perfetti nella nostra imperfezione e che prima iniziamo ad abbracciare tutte le nostre sfumature, anche quelle più oscure, prima inizieremo a godere di ogni momento che la vita ci dona. Ognuno di noi ha il suo dramma personale, ma questo può rivelarsi la chiave per amarci così come siamo. E anche trovare delle risorse dentro di noi che non credevamo di avere.
Il personaggio di Emma e il rapporto con l’autrice
Quanto c’è di te nel testo, a livello autobiografico?
Oltre al tema della malattia e della televisione, c’è la trasformazione di Emma da ragazza un po’ illusa e inconsapevole a giovane donna cosciente di sé, coraggiosa e con una gran voglia di vivere pienamente ogni istante.
Ti riconosci in qualche personaggio se è di fantasia o ne hai creato uno a tua immagine?
Emma somiglia molto alla Julie ventinovenne, ma ha comunque una personalità tutta sua.
Come ti sei trovata in questa nuova veste?
Inizialmente in soggezione, ho molto rispetto per i professionisti e non mi è mai piaciuto fingere di essere ciò che non sono. Come mi dicono i miei amici, ora sono una scrittrice a tutti gli effetti e forse, il fatto di essere già alle prese con la nebulosa creativa di un nuovo libro, ne è la conferma.
Posso dire che più che il ruolo in sé che lascia il tempo che trova. Adoro scrivere e il tumulto dello sviluppo di un progetto editoriale mi dà un senso di gioia profonda.
Progetti per il futuro di Julie Arlin
Hai concluso un percorso arrivando alla pubblicazione, cosa ti aspetti?
In realtà non ho aspettative, questo libro l’ho scritto inizilamente per me, per elaborare e chiudere definitivamente un capitolo importantissimo della mia vita di cui voglio tenere tutti gli insegnamenti e la bellezza.
A qualche giorno dalla pubblicazione però sto già ricevendo messaggi di chi ha letto e ha tratto beneficio e coraggio dal mio libro e ovviamente la cose mi fa enormemente piacere. Ho sempre avuto tanto affetto e amore attorno e se posso restituire qualcosa a qualcuno ne sono più che mai entusiasta. Per questo scrivo sempre sui miei social, sul sito e anche nel libro di contattarmi. La mia email è un canale aperto allo scambio.
Progetti per il futuro, familiari e professionali?
Continuerò a lavorare alla radio RSI perchè lo adoro e poi, come ho già accennato, sono già alle prese con il sequel di “Perfetta da morire”. Emma, la Marghe e Raphael hanno un grande potenziale, me l’hanno detto in molti. Poi dopo aver superato i conflitti della crescita, ci sta che partano in un’avventura. Il prossimo libro infatti me lo immagino ricco di misteri e intrighi. Ma sono solo agli inizi…
Un saluto e uno spot per i lettori..per quale motivo dovrebbero leggere il tuo libro?
Grazie per aver letto questa intervista e in bocca al lupo per i vostri progetti, perchè se ci credete e lavorate sodo i risultati arrivano.
Perchê leggere il mio libro? Perchè è un inivito all’accettazione di ciò che la vita ci regala, bello o brutto che sia e perchè guardarsi dentro con profondità e leggerezza è la chiave per imparare ad amarci incondizionatamente e vivere una vita più piena e felice.
In bocca al lupo Julie, e alla prossima novità editoriale a tua firma.
Fausto Bossi