Completato a Varese il primo intervento in Italia di impianto cocleare eseguito con il robot. Monti (Lega): “Frutto della collaborazione fra sistema di cure e associazioni di volontariato”.
“Interventi chirurgici ad altissima precisione richiedono l’impiego di tecnologie innovative e di personale altamente specializzato. Per questo, ringrazio tutto il personale dell’Audiovestibologia dell’ASST Sette Laghi per la professionalità dimostrata in un intervento tutt’altro che semplice su una paziente di sei anni che finalmente potrà tornare a sentire”.
Così Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, in merito all’intervento di impianto cocleare con robot.
Intervento realizzato dall’équipe dell’Audiovestibologia dell’ASST Sette Laghi, in collaborazione con il Prof. Yann Nguyen, dell’Università Sorbona di Parigi che, con l’impiego della robotica, ha permesso ad una bambina di sei anni di tornare a sentire.
“Ringrazio AGUAV per la grande collaborazione che non fa mai mancare in queste occasioni. Grazie all’impegno dei volontari è stato possibile noleggiare la tecnologia robotica per sei mesi” aggiunge Monti.
“La Lombardia e il territorio varesino si dimostrano la culla dell’innovazione tecnologica e non può che essere un motivo di ulteriore orgoglio per tutta l’amministrazione regionale”. Conclude Emanuele Monti.
In cosa consiste un impianto cocleare
L’impianto cocleare è un piccolo dispositivo elettronico che permette alle persone sorde o con ridotte capacità uditive di sentire nuovamente i suoni.
Gli impianti cocleari non sono protesi acustiche. Infatti, non amplificano i suoni (come le protesi acustiche fanno di norma), ma captano il suono, lo convertono in segnali/impulsi elettrici – esattamente come farebbe una coclea – e trasferiscono i segnali/impulsi elettrici appena generati al nervo cocleare, stimolandolo. Si ricorda che la stimolazione del nervo cocleare garantisce all’essere umano la percezione e il riconoscimento del suono.