Dopo trent’anni di rapporto tra Regione Lombardia e i comitati, l’Assessore Terzi nega il ruolo dei Comitati pendolari nel dialogo sul Trasporto Pubblico Locale.
Tenuta la Conferenza Regionale del TPL alla presenza dell’Assessore Terzi, della struttura tecnica dell’assessorato e dei principali portatori di interesse (aziende del TPL, amministrazioni pubbliche, agenzie, rappresentanti dei pendolari e associazioni).
La conferenza si è svolta su quattro temi all’ordine del giorno. i) l’aggiornamento sulle misure economiche a sostegno del TPL e per il rinnovo degli autobus adibiti a servizi di TPL. ii) lo stato dell’arte relativo all’adeguamento degli statuti delle Agenzie del TPL alla normativa regionale. iii) l’andamento del servizio ferroviario regionale e nuovo orario, e iv) la
programmazione lavori RFI e Ferrovienord.
I Tavoli di Quadrante. Cosa sono
Dopo l’illustrazione dei vari temi da parte di Regione Lombardia, si è aperto un momento di scambio con le varie parti interessate. Da più parti – e non solo dai rappresentanti dei viaggiatori – è arrivata la richiesta di convocazione dei Tavoli di Quadrante, che non si tengono da più di due anni e mezzo.
L’importanza e la rilevanza di questi incontri è cruciale per poter veicolare in modo efficace informazioni sul servizio ferroviario da Regione, Trenord, RFI e FerrovieNord ai diretti interessati cioè i cittadini tramite i comitati e le amministrazioni locali coinvolte. Questi incontri – previsti dal Contratto di Servizio – sono un momento di valutazione sullo stato del servizio e miglioramento dello stesso attraverso le segnalazioni da parte di chi quel servizio lo utilizza.
L’assessora Terzi – dopo aver glissato su varie domande precedenti – è stata chiara, determinata e inflessibile su un solo punto. I Tavoli di Quadrante non verranno convocati. Questo perché non vuole parlare con i comitati che “non sono eletti ufficialmente” e che per lei “non valgono nulla”. Di conseguenza, per l’Assessore i Tavoli di Quadrante non hanno senso di esistere.
Ci pare già grave che l’Assessore Terzi voglia buttare alle ortiche decenni di dialogo tra la Regione e i cittadini perché i comitati “non sono eletti”. Ci chiediamo anche se questa sia la posizione della Giunta e della maggioranza del Consiglio Regionale. Ma è ancor più grave che da questo dialogo tagli fuori sindaci ed enti locali che pure partecipano a tali incontri e che hanno diritto a conoscere in anteprima (e non a cose fatte) modifiche di orario e programmazione ferroviaria.
Una apertura al dialogo con i Comitati pendolari
Sui Rappresentanti dei Viaggiatori, peraltro “eletti” dai comitati stessi, si è detta disponibile e aperta al dialogo. Tuttavia, alla prova dei fatti, è da più di due anni che né l’Assessore né la sua struttura rispondono alle email e PEC di richieste di chiarimenti, dimenticandosi degli incontri che promette, come è capitato più volte.
Piuttosto che convocare i Tavoli di Quadrante, l’Assessore ha promesso di convocare un’altra Conferenza del TPL. Auspichiamo che in questa sede ci sia un ordine del giorno sui reali compiti previsti dalla Conferenza, come le modifiche al Regolamento Tariffario ed il Contratto di Servizio, argomenti che sembrano invece un vero e proprio tabù e che vengono affrontati semplicemente comunicando le decisioni prese.
Come per il caso del biglietto con validità giornaliera, approvato senza nessuna discussione perché, nelle parole dell’Assessore “così accade nel resto d’Italia con Trenitalia”. Prendiamo atto che da oggi è la società Statale l’esempio da seguire per la Lombardia.