Assoutenti certifica che crollano le vendite degli alimentari, a conseguenza che gli Italiani acquistano sempre meno cibo.
Caro-bollette e inflazione record costringono famiglie a tagliare la spesa e ne consegue un crollo delle vendite. E con l’escalation della benzina sono previsti nuovi rincari dei prezzi.
I dati Istat sulle vendite al dettaglio di aprile attestano come il caro-bollette e l’inflazione a livelli record abbiano influito sui consumi delle famiglie. Tagli che portano ad una accentuata riduzione della spesa per beni primari come gli alimentari.
Lo afferma Assoutenti, che torna a chiedere un intervento del Governo per tutelare le tasche dei consumatori.
Dichiarazioni di Truzzi sul crollo delle vendite di alimentari
“Al netto della crescita dei prezzi al dettaglio, ad aprile il volume delle vendite si riduce dello 0,4% su base mensile; mentre su base annua i beni alimentari segnano un -0,8%”. Spiega il presidente Furio Truzzi.
“L’andamento negativo delle vendite alimentari è confermato anche sul confronto trimestrale (-1,9% in volume), mentre nei primi 4 mesi dell’anno la riduzione in volume arriva al -2,7%”.
“Inflazione e caro-energia costringono gli italiani a stringere la cinghia e a tagliare la spesa per il cibo, una situazione destinata a peggiore considerato che l’attuale escalation dei carburanti avrà nuovi effetti negativi sui prezzi, determinando ulteriori rincari per le famiglie”. Avvisa Truzzi.
“Per tale motivo il 10 giugno i consumatori scenderanno in piazza in tutta Italia e daranno vita alla “Protesta delle pentole vuote” per chiedere al Governo di intervenire con urgenza contro il caro-vita”. Conclude il presidente.