La Guardia di Finanza di Malpensa aveva sequestrato ancora cocaina confezionata in 92 ovuli nascosti nello stomaco di un passeggero nigeriano.
Sequestrata ancora cocaina all’aeroporto di Malpensa
I militari, dopo aver sequestrato ancora cocaina, hanno avviato l’operazione denominata “Ritual” che ha portato allo smantellamento di una organizzazione criminale nigeriana dedicata al narcotraffico.
Complessivamente i militari hanno arrestato quattro persone e sequestrato tre chilogrammi di cocaina.
La conclusione delle indagini ha permesso di interrompere un traffico internazionale di stupefacenti proveniente dall’Africa verso l’Europa.
Le indagini successive all’arresto, svolte sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno svelato l’esistenza di un pericoloso sodalizio criminoso.
Il sodalizio aveva la base logistica nella città di Torino.
Successivamente i finanzieri dell’aeroporto di Malpensa hanno fermato anche una nigeriana residente a Torino, trovata in possesso di oltre 530,00 grammi di cocaina.
Inoltre i militari hanno ricostruito altre due importazioni illecite di droga effettuate dalla stessa, poche settimane prima del suo arresto.
Le indagini di polizia economico-finanziaria si sono avvalse dall’analisi dei trasferimenti di denaro, dello studio dei tabulati telefonici.
Inoltre hanno utilizzato pedinamenti, accertamenti tecnici, nonché utilizzato cani antidroga.
L’insieme delle attività ha permesso di scoprire le diverse metodologie attuate dall’organizzazione criminale per recuperare lo stupefacente e immetterlo illegalmente nel territorio nazionale.
Gli elementi probatori acquisiti dai finanzieri hanno condotto a individuare gli organizzatori nonché destinatari della sostanza stupefacente.
Costoro erano una coppia di cittadini di nazionalità nigeriana residente a Torino.
I rituali propiziatori
I due, come emerso dalle indagini tecniche, per favorire il buon esito del viaggio del corriere, si avvalevano di rituali propiziatori.
Erano dei santoni, debitamente pagati, che praticavano i riti propiziatori nei luoghi di origine delle spedizioni.
La droga oltre a giungere via aerea dal continente africano, arrivava in transito anche dall’Europa, attraverso altri canali, ritenuti dagli organizzatori più “sicuri”.
Gli organizzatori istruivano i corrieri sulle modalità di acquisto dei titoli di viaggio per autobus solo pochi minuti prima della partenza del mezzo.
A conclusione delle indagini i militari hanno recentemente fermato ad Imperia i due organizzatori mentre stavano per passare all’estero.